Presenza fissa come contenuto extra di molti DVD o edizioni speciali di film e serie tv, i Bloopers sono brevi parentesi divertenti che facilmente intrattengono i fan. In pochi minuti vengono infatti montati diversi spezzoni di riprese, durante il quali si sono verificati divertenti incidenti, errori degli attori o imprevisti vari ed eventuali, che succedono spesso sul set e che non compromettono nè la qualità della pellicola nè il risultato finale.

Questa è la definizione di “bloopers” che abbiamo imparato a conoscere per esperienza, da quando ci piace cercare e guardare episodi divertenti, sbirciando sul set del film che ci era piaciuto tanto, osservando come anche il divo o la bella attrice sempre impeccabile siano in realtà esseri umani più o meno autoironici e simpatici.

In realtà, per definizione storica, il BLOOPER è molto più semplicemente l’ERRORE presente nel film. Si dovrebbe chiamare blooper qualsiasi errore che sia sfuggito agli occhi del regista e dei suoi collaboratori. Esempi celebri possono essere degli svarioni come oggetti palesemente al di fuori del contesto storico del film (i rolex e le bighe, giusto per citare il più famoso). Altri esempi di errori del genere possono essere l’entrata nell’inquadratura di ombre di persone estranee alla scena o di attrezzature (magari un’asta microfonica che spunta all’improvviso in un angolo e nessuno se ne accorge).

Ma allora indicare con lo stesso nome due tipologie di errori così differenti è sbagliato o no? In realtà no, considerando che nella lingua e cultura anglosassone il termine blooper racchiude entrambe le definizioni. Se cercate un video di bloopers, è quindi più facile trovare errori che saranno stati eliminati dal montaggio finale invece che sviste più o meno evidenti nella versione definitiva.