Raccolta Irene Magnani

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Regia

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Descrizione

Descrizione

Questa è una raccolte di cortometraggi realizzati dalla regista Irene Magnani:

COVID-FREE:

In un parco un anziano passeggia ed una ragazza fa jogging, lui inavvertitamente inciampa e si ferisce, lei sopraggiunge di corsa.
Lui la sfiora cercando disperatamente aiuto, lei si ferma, lo guarda e si disinfetta il polpaccio perché è lì che è avvenuto il contatto, dopodiché riprende il suo viaggio ignorando l’uomo.
Siamo sicuri di essere ancora quelli di prima? Che eredità ha lasciato il Covid in alcuni di noi?
Nota dell’Autore:
Il Covid ha cambiato irrimediabilmente il nostro modo di concepire l’altro, abbiamo sperimentato la paura del contagio.
In questa opera volutamente grottesca ho esasperato e messo in evidenza le paure e le angosce che la Pandemia ha lasciato dietro di sé.
L’uso eccessivo della prudenza ci ha isolato dai nostri simili, rendendoci insensibili e cinici.

La Moneta:

Durante la prima fase dell’emergenza Coronavirus, un medico in pensione torna spontaneamente in reparto e grazie ad una moneta usata come simbolo di una vita ben spesa incoraggia, durante il viaggio, una neolaureata in medicina, anch’essa richiamata per l’urgenza, ma con tanti dubbi ed incertezze…riuscirà a vincere le sue paure?
Dichiarazione dell’Autore:
Ho scritto questa storia durante il lockdown, mi sono ispirata alla storia vera del medico eroe che pur essendo anziano è tornato in corsia rischiando la propria vita.
Vuole essere un omaggio a tutte quelle persone che ogni giorno mettono a disposizione la propria vita per il prossimo.

“E-Day”:

L’evoluzione umana corre veloce grazie all’uso sempre più massiccio nelle nostre vite della tecnologia, che apparentemente ci facilità i problemi….ma è proprio così?
Abbiamo cambiato la comunicazione tra di noi…siamo sicuri che sia la strada giusta quella intrapresa?
Siamo ancora in tempo per tornare indietro?
Possiamo ancora definirci “Umani”?
Nota dell’Autore:
Con quest’opera ho voluto mettere in evidenza attraverso 6 quadri l’evoluzione del nostro modo di fare comunicazione e come in soli cento anni l’uomo sia profondamente cambiato, da un rapporto diretto e fisico tra simili ad un rapporto virtuale.
Attorno all’inizio del nuovo millennio, con la rivoluzione digitale, attraverso l’introduzione nelle nostre vite della tecnologia, sempre più presente in ogni settore, questa, senza che ce ne rendiamo conto, ci sta fagocitando ed assorbendo a tal punto dal perdere la nostra natura umana e rischiamo di trasformarci in un nuovo essere, una nuova specie.